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Pulizia apparecchi acustici CIAO: guida e consigli

Così come tutti gli altri apparecchi acustici, anche io ci tengo molto alla pulizia personale. Innanzitutto, perché adoro avere un buon profumo: fa bene alla mia autostima. Poi, cosa più importante, la mia igiene è fondamentale per preservare il benessere delle tue orecchie.

Adesso ti spiego.

Perché pulire gli apparecchi acustici aiuta a proteggere le orecchie?

Metti caso che per un motivo qualsiasi mi posi un attimo sul tavolino del salotto perché magari non hai la mia custodia sottomano o semplicemente la stai ricaricando e non ti va di camminare fino alla presa a muro. Non mi sto inventando nulla, parlo di una situazione piuttosto ricorrente.

Fin qui niente di male.

Tuttavia, come puoi facilmente immaginare, quel tavolino è inevitabilmente esposto a germi, batteri, polvere e agenti esterni di vario genere.

Quello che potrebbe scaturire dal contatto tra la mia superficie e il tavolino lo puoi facilmente immaginare. È un film già visto: eccolo lì quel maledetto microbo che a nostra insaputa si deposita sulla mia superficie, tu che successivamente mi indossi e voilà…qualche tempo dopo eccoti alla prese con una fastidiosa infezione alle orecchie, tra prurito, dolore e difficoltà a sentire bene.

Ecco, tu stesso puoi trarre la morale di questa triste storia, che vale per me così come per gli altri dispositivi che indossi alle orecchie (es. auricolari, cuffie ecc.).

Sebbene abbia una discreta parlantina, purtroppo non sono in grado di convincere questi indesiderati ospiti di starmi alla larga. Non ci posso fare niente: purtroppo è la condanna di tutti gli oggetti straordinariamente belli, ma inanimati.

Quindi tocca a te farlo.

Dalla pulizia passa anche la manutenzione degli apparecchi acustici

Altro aspetto da considerare: se ti prendi cura con regolarità della mia pulizia, mi puoi usare per molto più tempo e fare in modo che i soldi spesi per il mio acquisto siano ottimizzati fino all'ultimo centesimo.

Perché dico questo?

Piccola premessa: chiaramente sono stato appositamente progettato per lavorare in un ambiente parecchio ostile come quello dell'orecchio umano, anche perché in caso contrario dovrei cambiare mestiere. Detto questo, hai vagamente idea di cosa si celi dentro un orecchio? Credimi, è una roba davvero assurda tra cerume, sudore, umidità e via discorrendo.

È inevitabile che queste cose possano rendermi il lavoro ancora più difficile. Può capitare, per esempio, che un pezzettino di cerume o una goccia di sudore possano ostruire le mie prese d'aria oppure il tubicino, alterando o bloccando la trasmissione del suono.

Non accade spesso ma credimi, odio quando succede.

Poi c'è l'umidità. Ah, non venirmi a parlare di umidità. La detesto. Sia quando ti fa sudare tantissimo, sia quella che si viene a creare quando entri ed esci da ambienti con temperature opposte. In inverno, per esempio, quante volte ti capita di passare da luoghi con riscaldamenti accesi al clima gelido esterno? Magari dentro ci sono circa 20° mentre fuori c'è la neve. Stessa cosa in estate, quando tra luoghi climatizzati e ambiente esterno passano svariati gradi di differenza.

Perché questo può essere un problema?

Non ti dimenticare che sono fatto di plastica e microchip metallici freddi: questi ultimi, quando esposti a repentini sbalzi di temperatura, per una questione di fisica possono formare piccole condense d'acqua in prossimità di parti essenziali per la trasmissione del suono. Parti che devono restare sgombre per darmi la possibilità di farti sentire al meglio, senza intoppi.

Insomma, per tutti questi motivi ti converrebbe prendere sul serio la mia pulizia. Più sono pulito, più il tuo ascolto resta pulito.

Bella frase, la userò sicuramente per la prossima campagna pubblicitaria.

Non usare acqua e detersivi comuni

Come puoi facilmente intuire, certamente non puoi lavarmi come fossi un comodino o una stoviglia qualsiasi, con tutto il rispetto per i comodini e le stoviglie senza le quali lasceresti tutti i panni in mezzo alla stanza e mangeresti con le mani. Evviva i comodini e le stoviglie!

Ad ogni modo, io sono più simile ad un computer o un telefono: certamente non penseresti mai di lavare il tuo smartphone con acqua e detersivo, giusto? Bene, la stessa cosa vale per me e gli altri apparecchi acustici: chi più e chi meno, siamo tutti dei computer in miniatura, fatti di microchip e componenti elettroniche che non vanno assolutamente bagnati.

Ecco perché noi apparecchi acustici abbiamo bisogno di una pulizia attenta e accurata, possibilmente attraverso prodotti appositamente realizzati con questo obiettivo.

Routine quotidiana per la pulizia degli apparecchi acustici

Se riuscissi ad attuare tutti i giorni questa routine di pulizia sarebbe davvero il top per me. E ovviamente per il tuo ascolto.

Ecco i vari step che ti consiglio di seguire passo passo, oltre a qualche utile consiglio per prevenire.

  • Il buongiorno si vede (e si sente) dal mattino;
Al risveglio strofina la mia superficie con una salvietta detergente per apparecchi acustici: niente supera una bella rinfrescata per essere pronti ad affrontare una nuova giornata. Suoni, parole, rumori: non vi temo! (Durata: 30 secondi).

  • Anche l'inserimento può essere un'occasione di pulizia;
Oltre ad agevolare l'inserimento, spalmare il gel oppure l'olio lubrificante naturale per apparecchi acustici sulla superficie delle mie cupoline aiuta a proteggere le tue orecchie da possibili infezioni. (Durata: 30 secondi).

  • Un trattamento “anti-fatica” nel tardo pomeriggio
Verso le 19 o nel tardo pomeriggio, quando preferisci, dopo lo stress accumulato nelle ore precedenti, adoro ricevere un bel trattamento rigenerante: usa uno spray detergente per apparecchi acustici per resettare la fatica e farmi tornare al top. (Durata: 1 minuto).

  • Assicurati che i tubicini siano liberi
Quando il cerume s'incastra nei tubicini è davvero fastidioso, così come può essere più complicato del previsto espellerlo, soprattutto considerando che richiede una certa manualità. O mani molto piccole. Fortunatamente esiste una bomboletta spray ad aria compressa appositamente realizzata per agevolare l'espulsione dello sporco che resta incastrato attraverso l'estremità del tubicino, dopo averlo svitato. (Durata: 1 minuto).

  • Il filtro paracerume fa la differenza
Se vuoi evitare che qualcosa possa incastrarsi all'interno del tubicino, che sia cerume o altro, inserisci un filtro paracerume tra l'attacco del tubicino e il guscio. Questo è senz'altro il metodo più semplice per bloccare il passaggio di agenti estranei: lasciarli fuori dalla porta. Basta cambiare 1 filtro ogni 15 giorni. (Durata: 2 minuti a cambio)

  • La notte porta consiglio…e benessere
È tempo di un meritato riposo per entrambi, ma puoi unire l'utile al dilettevole e sfruttare il tempo in cui non mi utilizzi per riservarmi un trattamento deumidificante e disinfettante, così da essere al top per il giorno dopo. Hai diverse scelte a tua disposizione. Il PerfectClean, per esempio, è una stazione igienizzante attraverso cui puoi pulirmi, disidratarmi e disinfettarmi con un solo ciclo della durata di 60 minuti. Il PerfectDry Lux, invece, agisce come deumidificante e disinfettante tramite l'azione di una lampadina a raggi UV-C.

In alternativa, l'utilizzo combinato di capsule deumidificanti e bicchiere per l'asciugatura garantisce un'azione più lenta (5-6 ore), ma comunque efficace.

Se ti serve qualche altro suggerimento su come effettuare la pulizia o dove poter acquistare questi prodotti, ti invito a dare uno sguardo allo shop online gestito da alcuni miei cari amici o a chiamarci gratuitamente al numero verde. I nostri operatori saranno lieti di rispondere a tutte le tue domande dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.